Ieri era il gran giorno delle difese di Eni. Al processo di Milano per corruzione internazionale sulla presunta tangente da 1,092 miliardi di dollari (imputato, tra gli altri, l’amministratore delegato Claudio Descalzi), l’avvocato Nerio Diodà ha argomentato che quei soldi sono stati pagati dalla compagnia petrolifera sul conto Jp Morgan a Londra del governo della […]
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